I rappresentanti di circa il 60% dei condomini cittadini chiedono di cambiare rotta e di discutere problematiche e possibili risoluzioni
Un bilancio tutt’altro che positivo quello stilato oggi dagli amministratori di condominio imperiesi a dieci giorni dall’avvio del ‘porta a porta’. Tante le problematiche irrisolte e già lamentate prima dell’inizio senza, a detta degli stessi amministratori, avere avuto risposte dall’amministrazione.
A fare da portavoce dei gestori di oltre il 60% degli stabili imperiesi Michele Parisi:
“A pochi giorni di distanza dall’avvio cominciano ad arrivare segnali di insoddisfazione, siamo rappresentanti dei condomini di Imperia che amministriamo per circa il 60%. Il servizio reso, almeno in parte, ha dato dei risultati pessimi. La gente è insoddisfatta per quanto ricevuto.
Il porta a porta prevedeva, da capitolato, un qualcosa che nella pratica si è verificato in maniera diversa. C’è stata chiesta collaborazione e sia io che i miei colleghi l’abbiamo fornita, forse anche più del dovuto. Abbiamo dato una mano nella comunicazione, nella comprensione delle metodologie e dei termini della raccolta di Teknoservice. Nonostante questo molti sono stati i problemi: la questione della collocazione, le informazioni che ogni giorno cambiavano mettendoci in difficoltà con i nostri clienti, spesso anche a livello politico a seconda del cittadino le decisioni mutavano. La Teknoservice dava un’informazione, il Comune un’altra per evitare polemiche volevamo un incontro diretto con il sindaco per esporgli, a titolo collaborativo le problematiche, ma ci è stato negato. Questo mi dispiace perché il mio non era un tono polemico, né tanto meno politico ma collaborativo e teso a dimostrare con i fatti che alcune aree della città di Imperia hanno delle atipicità che non possono essere recuperate o risolte con l’applicazione di un caso standard.
Abbiamo moltissime casistiche ancora oggi di condomini che non sanno come conferire, mastelli che vagano e persone che non riescono a posizionarli nelle aree perché distanti dalle proprie abitazioni – continua Parisi. Abbiamo avuto un ammasso di contatti telefonici ai quali abbiamo risposto con la massima disponibilità. Il primo resoconto insomma è abbastanza catastrofico.
Avremmo avuto bisogno di un tempo maggiore per organizzarci e condividere ed esaminare con i condomini le varie metodologie. Spesso ci siamo presi noi la responsabilità di decidere perché il tempo stringeva e quello per convocare i condomini non c’era. Le lamentele sono di diverso tipo, dalla collocazione dei carrellati ai mastelli che, come mi è stato più volte riferito negli ultimi giorni, lasciati sulla strada prestano il fianco alla sporcizia o al danneggiamento. C’è il rischio di portarsi malattie in casa con dei risvolti igienico sanitari che non andrebbero sottovalutati. Anche questo lo inserirei tra i punti di un’ipotetica revisione del servizio che possa dare soddisfazione ai cittadini”.
Oltre a quelli sopraelencati si è parlato di un problema chiavi, ancora oggi presenti in bassissima parte. I ferramenti viaggiano a una media di 60 chiavi al giorno, ma tra i presenti alla conferenza c’è chi ne dovrà fare circa 11 mila. Nel centro città: piazza Dante, via Don Abbo, via della Repubblica non sono ancora chiare le modalità della raccolta-
“Il numero verde di Teknoservice – aggiungono infine gli amministratori, è costantemente disattivo e quindi i condomini chiamano noi per le spiegazioni. Da qualche giorno hanno ripiegato con un servizio di messaggistica Whatsapp, ma senza la possibilità di chiamare. Continuiamo a non avere risposte dall’amministrazione, ci è stata data la possibilità di un incontro fissato per il 20 febbraio presso la sala consigliare del comune di Imperia. Abbiamo cercato di tracciare delle linee guida per evitare perdite di tempo e il 20 un soggetto a nome nostro andrà in comune a cercare di spiegarle con criticità e possibili soluzioni, univoche per tutti gli amministratori. Siamo tutti favorevoli al porta a porta, ma serve mettersi tutti intorno a un tavolo o meglio intorno a un condominio per evitare i dibattiti inutili con i problemi sulla strada che rimangono”.
(fonte ImperiaNews)